Inzaghi: “Per sbloccarsi ci vorrà tempo, mica ho la bacchetta magica. Voglio portare alla squadra una mentalità vincente“


Filippo Inzaghi, allenatore della Salernitana, ha parlato in conferenza stampa in vista del match con il Sassuolo. Ecco le sue parole:

Sull’inizio difficile:


“Me lo aspettavo, altrimenti non sarei qui oggi. Sono arrivato da poco ma penso di aver capito tante dinamiche in più. Avevamo bisogno di lavorare tanto per recuperare forza fisica e convinzioni. Dal punto di vista mentale ci sono stati molti passi in avanti, avevo trovato una situazione difficile. Gli applausi post derby ci danno forza e coraggio, adesso a noi tocca rispettare società e tifosi. Come allenatore devo garantire questo e spero che inizino a capire quanto siamo fortunati. Io vorrei rimanere a Salerno tantissimi anni per aprire un ciclo vincente, abbiamo un pubblico pazzesco e sappiamo che ci sono club in Emilia che festeggeranno i 25 anni. Le parole ad oggi non contano niente, occorrono risposte in campo. Dalla gara con la Sampdoria ho visto una Salernitana diversa, ma combattere deve essere un’abitudine. Sono certo che usciremo da questa situazione, i punti però ora pesano ma maggio è lontano e vogliamo regalarci un attimino di serenità. Ci stiamo allenando come piace a me e sono sicuro che possiamo andare a vincere sul campo del Sassuolo”.


Su cosa serve per sbloccarsi:


“Sono sempre più convinto che basti una vittoria. E’ vero che l’anno scorso le cose andavano bene, ma è anche vero che erano state vinte 4 partite su 24. C’era da recuperare morale e il problema principale però era rappresentato dalle gambe. La testa fa tanto ma bisognava lavorare di più dal punto di vista atletico. Ognuno ha le proprie metodologie ma se sono qui è evidente che c’erano problemi. Non metto le mani avanti nè cerco alibi, io voglio incidere e trasmettere la voglia di combattere. Se l’atteggiamento sarà lo stesso avuto nel derby sono convinto che ci toglieremo soddisfazioni”.


Su Simy:


“Sono molto dispiaciuto per l’infortunio di Cabral. Sono felice per Simy, è stato da esempio per il gruppo e si è conquistato questa chance allenamento dopo allenamento. In quel ruolo abbiamo bisogno. Ora non aspettiamoci miracoli ma può tornare il giocatore che ha incantato tutti fino a poco tempo fa. L’uomo merita questa seconda occasione, prima ancora che il giocatore”.


Sul ds in bilico:

“Delle voci non mi interessa nulla. Io non ho la bacchetta magica e per aggiustare le cose non serve la sfera di cristallo ma il tempo. Io voglio che questo diventi un gruppo di giocatori veri che dà l’anima. Siamo sulla strada giusta. Avevo chiesto una mano anche a voi della stampa, non sta accadendo come necessario ma va bene comunque”.


Sui diversi moduli schierati:


“Un allenatore che fa un solo modulo è la dimostrazione che pensa di essere determinante, io invece penso che sono i calciatori a fare la differenza. Sono numeri, ai quali vi attaccate troppe volte. In base alle caratteristiche dell’avversario noi facciamo delle scelte. Non dobbiamo inventarci nulla: se gioca Bohinen passiamo a tre a centrocampo, viceversa si gioca in due. Se abbiamo l’atteggiamento giusto possiamo schierarci anche a tre davanti, basta che tutti corrano. Questa squadra ha vinto e ha perso con tutti i moduli”.


Sulla gara di domani:

“Bradaric e Mazzocchi hanno fatto una grande partita col Napoli, hanno contenuto bene avversari molto forti. Del Sassuolo mi interessa poco in questo momento, so che hanno battuto Inter e Juventus e questo è sufficiente per capire quanto siano forti. Ma io guardo in casa mia, è necessario che la Salernitana faccia una partita di altissimo livello e che torni a casa con una vittoria”.


Scritto da Antonio Scaduto

Articolo pubblicato 09.11.2023 | 16:02

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