Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Editoriale

NAPOLI HORROR

Immagine
L'EDITORIALE DI ANTONIO SCADUTO È innegabile che il Napoli stia attraversando un momento di grande difficoltà nel campionato di Serie A. Attualmente occupando la nona posizione in classifica, i partenopei si trovano ben lontani dalle ambizioni di inizio stagione. In questa situazione di difficoltà sportiva, è necessario analizzare attentamente le cause di questo declino e attendersi una presa di responsabilità da parte della dirigenza, con De Laurentiis in primis. La dirigenza del Napoli, guidata da Aurelio De Laurentiis , non è immune da critiche in relazione agli insuccessi registrtati in questa stagione. De Laurentiis è stato uno dei presidenti più dinamici e ambiziosi del calcio italiano, ma negli ultimi anni sembra che l'effetto sorpresa si sia esaurito. La strategia di mercato, basata su investimenti mirati e giovani talenti, sembra non essere più sufficiente per competere con le squadre che hanno maggiori risorse economiche. L'esonero di Rudi Garcia , tecnico che ha

PIOLI E MOURINHO: DUE TECNICI AI LIMITI DEL RIDICOLO

Immagine
L’EDITORIALE DI ANTONIO SCADUTO Le scuse, quando date in modo ingiustificabile, diventano un terreno pericoloso su cui si muovere. Ad ammettere un errore, infatti, si dovrebbe sempre aggiungere una motivazione valida che dimostra la volontà di imparare dagli errori e fare meglio in futuro. Tuttavia, nelle ultime settimane, due allenatori di calcio di fama mondiale, Stefano Pioli del Milan e José Mourinho della Roma , hanno dato delle scuse che non tengono conto di questa importante premessa. Iniziamo con Pioli. Dopo una sconfitta in Champions, il tecnico rossonero ha rilasciato le solite dichiarazioni di circostanza, cercando anche di giustificare il suo operato e quello della squadra. Questo si traduce in una semplice ammissione di colpa senza alcuna spiegazione o analisi approfondita dell'errore commesso. L'assenza di una motivazione valida per l'errore non fa altro che alimentare la frustrazione dei tifosi, lasciandoli a speculare su cosa potrebbe essere andato storto

SPALLETTI E LA BANDA DEGLI UNDICI LADRI

Immagine
L’EDITORIALE DI ANTONIO SCADUTO Italia qualificata ai prossimi campionati europei. Bene! Da Italiano questa cosa non può di certo rendermi triste. Quello che mi rende triste è il modo in cui la nostra Nazionale si è qualificata a Euro 2024. Ci hanno fatto passare per ladri, e hanno ragione. Quello fatto da Cristante era fallo da rigore. Non c'erano dubbi, neanche si doveva andare al VAR per rivedere. Era rigore. Stop. E invece non è stato così, l'arbitro non è nemmeno andato a rivedere il contatto. Quel rigore lo fischierebbe chiunque, anche chi non ha mai arbitrato. Non ci vuole mica un genio per capire che quello era penalty a favore dell'Ucraina. Nel calcio di oggi abbiamo la fortuna di avere il VAR, uno strumento fantastico sotto ogni punto di vista. Un aggeggio che ti fa rivedere tutto nei minimi dettagli, qualcosa di veramente pazzesco e di impensabile fino a tantissimi anni fa. Il problema non è il VAR, ma chi lavora al VAR! Gente sicuramente bravissima ed educatissi

MAZZARRI-NAPOLI: UN PASSATO DA RISCRIVERE

Immagine
L'EDITORIALE DI ANTONIO SCADUTO Walter Mazzarri e il Napoli , un amore che non si spegne. Dopo dieci anni dalla prima volta, il tecnico toscano è tornato sulla panchina azzurra, pronto a scrivere un nuovo capitolo di una storia che ha già regalato grandi emozioni ai tifosi napoletani. La prima volta di Mazzarri al Napoli risale al 2009. Il tecnico subentra a Roberto Donadoni a campionato in corso e, nonostante le difficoltà iniziali, riesce a centrare l'obiettivo Champions League, qualificandosi al terzo posto. L'anno successivo, il Napoli di Mazzarri arriva secondo in campionato, alle spalle dell'Inter di José Mourinho, e vince la Coppa Italia, battendo in finale la Fiorentina. In quel periodo, il Napoli di Mazzarri è una squadra che gioca un calcio aggressivo e propositivo, con un baricentro alto e una grande attenzione alla fase difensiva. In campo, spiccano le stelle di Edinson Cavani, Marek Hamsik e Ezequiel Lavezzi. Nel 2013, Mazzarri lascia il Napoli per approdar

ALLEGRI E IL “NON GIOCO“ VINCENTE

Immagine
L'EDITORIALE DI ANTONIO SCADUTO Nel mondo del calcio, il successo è spesso associato a una spettacolare e virtuosistica esibizione di talento. Ma cos'è il talento senza la capacità di tradurlo in risultati concreti? Nella sua lunga e illustre carriera, Massimiliano Allegri ha dimostrato come il suo approccio "non gioco" possa portare a grandi traguardi. Nonostante le critiche e le accuse di "rezza" e di gioco poco divertente, l'allenatore italiano è riuscito a guidare le sue squadre a numerosi successi, dimostrando che la vittoria è ciò che conta veramente. Il calcio è uno sport che valuta principalmente i risultati, non la bellezza del gioco. È inutile avere una squadra che mette in mostra un calcio spettacolare se si arriva al termine della stagione senza vittorie a cui aggrapparsi. Allegri ha compreso questo concetto fondamentale e ha sviluppato una visione di gioco pragmatica con l'obiettivo di ottenere punti anziché plausi. L'obiettivo fina

PIOLI, DA “ON FIRE“ A “OUT“ E’ UN ATTIMO!

Immagine
L'EDITORIALE DI ANTONIO SCADUTO Stefano Pioli è in confusione, può succedere ma non dovrebbe. Il Milan ha un rendimento in campionato pauroso. Pensavano come il problema fosse il modulo e passare alla difesa a tre. Abbiamo sempre immaginato e sostenuto che era una questione di testa, qualche giocatore (per esempio Theo) si è sbloccato a febbraio, qualche altro no. Ma non poteva essere la difesa a tre la soluzione dei disastri di gennaio, in nome della famigerata e tanto abusata “solidità”. Balle. Anzi: ci hanno fatto una testa così con la “solidità”, una barzelletta. Infatti, Pioli ha già fatto capire che forse tornerà alle origini, in un tourbillon che potrebbe comunque far venire il mal di testa. Perdendo un mucchio enorme di partite, Champions esclusa, il 2023 ha mediamente detto che il Milan non ha gioco, non ha idee, non ha equilibri e spesso imbarca acqua. E ha una media punti da abbondantissima parte destra della classifica. In campionato ha giocato una buona gara, contro

MOURINHO E LA ROMA: MEGLIO DIRSI ADDIO

Immagine
L'EDITORIALE DI ANTONIO SCADUTO Mourinho e la Roma , a mio avviso è l'ora di dirsi addio! Non prendiamoci in giro, il biennio dello Special One nella capitale è stato tutt'altro che positivo. E' vero, il tecnico portoghese ha fatto vincere un trofeo ai giallorossi dopo tanti anni, ma non basta. Sarebbe troppo facile altrimenti. E' come se vincessi un campionato e poi l'anno dopo decidi di non giocare più a calcio arrivando al settimo/ottavo posto. Lo Special One è arrivato a Roma non per sua scelta, c'è di mezzo un gran lavoro della società giallorossa che lo ha portato a Roma dicendogli chiaramente che se entro tre anni la Roma non tornava in Champions era addio! Si è da poco avviato il terzo anno di Mourinho alla Roma, e che conclusioni abbiamo tratto? Le stesse dell'anno scorso e di due anni fa! Non c'è una minima idea di calcio, una squadra di una prevedibilità spaventosa, che si farebbe infinocchiare da chiunque! Poi sappiamo tutti che Mourinho

LUKAKU E LA DOMENICA INFERNALE

Immagine
L'EDITORIALE DI ANTONIO SCADUTO E' da qualche ora arrivata la notizia del divieto dei fischietti in occasione della sfida tra Inter e Roma. I tifosi interisti avevano l'arma pronta per contestare Romelu Lukaku, diventato oramai l'acerrimo nemico. Ebbene, non ci saranno i fischietti, chi li porterà riceverà una multa di 22 euro. Aldilà dei fischietti, i tifosi interisti non faranno sicuramente mancare le loro contestazioni e il loro dissenso nei confronti di un calciatore che non so con quale faccia riesca a presentarsi a San Siro. Romelu Lukaku domani avrà una vera e propria domenica infernale, ma, con tutto il rispetto, penso che dopo tutto quello che ha fatto meriti uno sgradevole trattamento. Non discuto e mai discuterò il calciatore, quello che si discute è l'uomo. Un calciatore è un professionista, non un tifoso. Evidentemente il belga non dà peso alle cose che dice. Giurare amore eterno ad una squadra è un'affermazione importante - che non andrebbe fatta -

IL MANIAVANTISMO DI ALLEGRI

Immagine
L’EDITORIALE DI ANTONIO SCADUTO Allegri è oramai un disco rotto. Prende in giro la Juve  dicendo che l'obiettivo principale è tornare in Champions e l'obiettivo finale deve essere quello di arrivare tra le prime quattro.  Questo è un ritornello che sentiamo da un anno a questa parte, ma ritengo che la  Juventus  non può accontentarsi di arrivare tra le prime quattro dopo che quest'anno non ha neanche la Champions, dunque l'allenatore bianconero non dovrebbe mettere le mani avanti, ma dovrebbe dire quantomeno che comunque la squadra non si pone limiti. Quest'anno senza Coppa Europea la Juventus non ha l'obbligo di vincere lo scudetto, perché poi ci possono anche essere squadre più attrezzate del club bianconero, ma quanto meno ha l'obbligo di provarci! I tifosi della Juventus non meritano questi dichiarazioni. Se e Allegri é un provocatore va bene, ma se Allegri pensa realmente quello che dice è un allenatore sbagliato per la Juventus, perché il m

UN PIOLI SENZA VERGONA, UN ALLEGRI BRUTTO MA EFFICACE. TROPPO ”EASY” PER MOU

Immagine
L'EDITORIALE DI ANTONIO SCADUTO Bentrovati all'editoriale. Oggi il tema è la Serie A , in particolare la quarta giornata - anche se ancora non si è chiusa. Questo campionato inizia a darci delle risposte importanti. Partiamo dalla Juventus , una vittoria convincente contro una Lazio rivedibile, soprattutto in difesa. I bianconeri sono rimasti lucidi e non hanno praticamente mai sofferto. Buone notizie per Max Allegri che finalmente ritrova un Vlahovic all'altezza del suo nome, ma anche un Chiesa ritrovato. La coppia DV9-FC7 può essere letale, basta che entrambi siano in buone condizioni fisiche. Lazio da rivedere, soprattutto in fase difensiva dove sono emerse tante lacune.  Passiamo al Derby della Madonnina, quello tra Inter e Milan , dove, per l'ennesima volta, l'Inter dimostra la sua netta superiorità rispetto al Milan di Stefano Pioli. Per molti i rossoneri erano in partita, ma a mio avviso non lo sono mai stati. Una fase difensiva pieto

IL DNA MANCINIANO: LE MACCHIE SONO INDELEBILI

Immagine
  L'EDITORIALE DI ANTONIO SCADUTO Bentrovati all'editoriale. Il tema è la Nazionale Italiana , che dopo la grande emozione dell'Europeo, ha fatto circa 300 passi indietro, tra non qualificazione ai Mondiali e una qualificazione (ormai compromessa) all'Europeo 2024 . Questa è una cosa inaudita: non è ammissibile che i campioni d'Europa in carica non si qualifichino al Mondiale - (tra l'altro contro la Macedonia) che, con tutto il rispetto, non è una grande squadra. Nonostante la disfatta di Palermo, sabato abbiamo visto scendere in campo l'Italia di Spalletti , c'era un entusiasmo a mio avviso esagerato. Spalletti è l'uomo giusto per la nostra Nazionale, ma il tecnico di Certaldo non è di certo un mago, non può cambiare i meccanismi in una sera. Contro la Macedonia non siamo riusciti a tornare in Italia con i 3 punti, ed è gravissimo. Dopo la disfatta di Palermo l'Italia doveva letteralmente sbranarsi la squadra macedone. Serve