NAPOLI HORROR


L'EDITORIALE DI ANTONIO SCADUTO

È innegabile che il Napoli stia attraversando un momento di grande difficoltà nel campionato di Serie A. Attualmente occupando la nona posizione in classifica, i partenopei si trovano ben lontani dalle ambizioni di inizio stagione. In questa situazione di difficoltà sportiva, è necessario analizzare attentamente le cause di questo declino e attendersi una presa di responsabilità da parte della dirigenza, con De Laurentiis in primis. La dirigenza del Napoli, guidata da Aurelio De Laurentiis, non è immune da critiche in relazione agli insuccessi registrtati in questa stagione. De Laurentiis è stato uno dei presidenti più dinamici e ambiziosi del calcio italiano, ma negli ultimi anni sembra che l'effetto sorpresa si sia esaurito. La strategia di mercato, basata su investimenti mirati e giovani talenti, sembra non essere più sufficiente per competere con le squadre che hanno maggiori risorse economiche. L'esonero di Rudi Garcia, tecnico che ha guidato il Napoli nella passata stagione, ha suscitato molte polemiche. La scelta di affidare la panchina a Walter Mazzarri, che aveva già guidato la squadra in passato, si è rivelata poco proficua. Infatti, sotto la guida di Mazzarri, il Napoli sta addirittura facendo peggio rispetto all'era García. Il cambio di allenatore sembra quindi essere stato un errore strategico, che ha contribuito ad alimentare l'instabilità e la mancanza di identità della squadra.

Tuttavia, non è solo la decisione di cambiare allenatore ad essere stata sbagliata. La squadra sembra aver perso la compattezza e la grinta che gli permettevano di competere ad alti livelli, e questo potrebbe essere attribuito in parte anche alla dirigenza. Le imprecisioni nel calciomercato e l'incapacità di costruire una rosa equilibrata e competitiva hanno sicuramente influito sulle prestazioni della squadra. Oltre a ciò, le scelte tattiche compiute da Mazzarri non hanno sempre convinto i tifosi partenopei. Sia a livello di formazione che di sostituzioni durante le partite, il tecnico non sembra aver trovato un'armonia nella squadra. Questo si traduce in una mancanza di fluidità di gioco e in una scarsa capacità di sfruttare appieno il potenziale tecnico dei giocatori.




La situazione attuale impone una riflessione accurata su come risolvere i problemi del Napoli. È indubbio che la dirigenza abbia una grande responsabilità nella costruzione e nella gestione della squadra. È necessario dedicare tempo ed energie per individuare nuove strategie di mercato, investire correttamente e migliorare l'organizzazione interna. In conclusione, il Napoli si trova in una fase difficile, con la nona posizione in classifica che rappresenta un duro colpo per la squadra e i suoi tifosi. La dirigenza e, in particolare, De Laurentiis, devono assumersi le proprie responsabilità per il momento di crisi che la squadra sta attraversando. L'esonero di Garcia e la scelta di Mazzarri come successore non si sono rivelate azioni efficaci, ma è fondamentale analizzare anche i fattori che hanno contribuito a questa situazione generale di insuccessi. Solo attraverso una riflessione approfondita e una presa di responsabilità adeguata sarà possibile risollevarsi e tornare a competere ai massimi livelli.




































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































Scritto da Antonio Scaduto

Articolo pubblicato 08.01.2024 | 16:30





























 

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