Tudor-Napoli, le ultime sui contatti con De Laurentiis. E cosa cambierebbe da un punto di vista tattico


Igor Tudor è l'indiziato numero uno per la panchina del Napoli, ma il tecnico ha delle perplessità che intende svelare ad ADL. Tudor aveva dato disponibilità ma ha preso tempo perché vuole chiarire alcuni aspetti con Aurelio De Laurentiis. Non solo quelli della durata contrattuale, sa di essere un traghettatore e potrebbe accettare un contratto fino a giugno con opzione, ma questi aspetti comunque devono essere approfonditi. Le valutazioni dovranno essere anche tattiche, si potrebbe trovare una soluzione. C'è stato un contatto oggi poco prime delle 18, ovviamente ce ne saranno altri. Sono ore caldissime. Walter Mazzarri è il piano B. L'ex Cagliari conosce bene Napoli e ha un buon rapporto con il presidente azzurro, è un nome che piace, ma non è la prima scelta. Se i partenopei optassero su Tudor ci sarebbe un cambio da un punto di vista tattico. In termini tattici, Tudor predilige un modulo 3-4-2-1, con un centrocampo a quattro giocatori molto dinamici e un tridente offensivo composto da un centravanti, un trequartista e un esterno d'attacco. Questo modulo gli permette di avere una buona copertura del campo e di essere pericoloso sia in fase di possesso che in fase di transizione offensiva.



Ecco alcuni punti salienti della filosofia di allenamento di Igor Tudor:


Pressing alto e continuo: il pressing è l'elemento fondamentale del gioco di Tudor. Le sue squadre cercano di recuperare il pallone il più vicino possibile alla porta avversaria, per poi ripartire in contropiede.

Intensità fisica e mentale: Tudor richiede ai suoi giocatori una grande intensità fisica e mentale. Le sue squadre sono sempre pronte a correre e a lottare per la palla.

Esigenza: Tudor è un allenatore molto esigente, che non tollera le sconfitte. Questo suo carattere può essere fonte di motivazione per i giocatori, ma anche di tensione.


In poche parole, Tudor è un allenatore che si caratterizza per il suo stile di gioco aggressivo e propositivo. Le sue squadre si basano su un pressing alto e continuo, con l'obiettivo di recuperare il pallone il più vicino possibile alla porta avversaria. Questo stile di gioco richiede una grande intensità fisica e mentale da parte dei giocatori, che devono essere sempre pronti a correre e a lottare per la palla.


Scritto da Antonio Scaduto

Articolo pubblicato 12.11.2023 | 23:15


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